Guida Completa sulle Fibre Naturali: Tutto Ció Che c’è da Sapere (per uno Shopping Consapevole)
In questo articolo parleremo di fibre naturali – di origine vegetale e animale.
Personalmente preferisco queste fibre, rispetto a quelle sintetiche o artificiali per le loro innumerevoli qualità:
- Sono Durevoli, Traspiranti e resistenti
- Sono biodegradabili, rinnovabili e ipoallergeniche (se non trattate con sostanze chimiche!!)
- Sono Versatili, si adattano sia a stagioni calde che fredde
Questo articolo ti offrirà degli strumenti per fare scelte più consapevoli e intenzionali!
Senza troppi giri di parole, Let’s Start!
PS. Se non ancora letto l’articolo sulla classificazione delle fibre tessili, dacci un’occhiata! Ti sarà sicuramente utile per avere una panoramica generale dei vari tipi di fibre che compongono i nostri armadi!
Lino
Il lino ha origini molto antiche ed è forse una delle prime piante ad essere state coltivate per l’abbigliamento.
Deriva direttamente dalla pianta del lino ed è quella che più amo durante le stagioni calde, per la sua estrema traspirabilità e freschezza!
Dona un po’ quell’aria rilassata e chill!
Con alte proprietà assorbenti, si asciuga in fretta e non si accolla alla pelle, evitando di creare irritazione.
E’ una fibra molto resistente e durevole ma poco elastica (per aggiungere elasticità alla fibra viene mixato con l’Elastane, fibra sintetica).
Il lino è in natura biodegradabile, se non viene trattato con sostanze aggiuntive o tinto: per questo motivo, meglio preferirlo nelle sue colorazioni naturali come grigio, beige, avorio (bianco “sporco”) – tonalità neutre che amo alla follia!
E’ una delle fibre più sostenibili: la sua produzione non richiede elevate quantità di acqua e la coltivazione della pianta richiede meno uso di fertilizzanti chimici rispetto ad altre fibre naturali, come il cotone.
Per quanto riguarda i lavaggi, non richiede particolare manutenzione ed anzi, si ammorbidisce sempre più ad ogni lavaggio!
Proprietà del lino
▪️ Fibra lunga, resistente e durevole
▪️ Proprietà assorbenti e traspirabili, si asciuga in fretta
▪️ Ottimo per le stagioni calde, dona freschezza
▪️ A basso impatto ambientale, rispetto al cotone
▪️ Non richiede particolare “attenzione” nel lavaggio
▪️ Si creano facilmente pieghe al tessuto (per me non è un tratto negativo, è proprio questo che gli dona quella vibe rilassata)
▪️ Fibra poco elastica
Cotone
Ricavata dai fiori dell’omonima pianta, è forse la fibra naturale piú popolare.
E’ molto versatile: la possiamo trovare in qualsiasi tipo di capo, dalle nostre amate t-shirt ai nostri jeans.
Puó assumere varie sotto-forme: poplin, denim (per la produzione di jeans), corduroy (velluto a coste), jersey e altre ancora!
E’ traspirante, assorbente e mediamente elastico. Se di buona qualità, è anche durevole!
Tende a creare pieghe anti-estetiche, soprattutto se il filato è molto leggero.
E’ importante qui ricordare che la produzione di cotone ha un elevato impatto ambientale tra uso di fertilizzanti chimici dannosi per il suolo, spreco di acqua ed energia.
Did you know?
Lo sapevi che per produrre una singola t-shirt, servono circa 2,700 litri di acqua, abbastanza da soddisfare il tuo fabbisogno di acqua per 2,5 anni? Si, proprio cosi!
Leggi questo report del Parlmento Europeo per saperne di piú!
Per questo motivo, è meglio optare per la variante biologica: è sostenibile e prodotta senza l’uso di pesticidi e sostanze tossiche sia per i lavoratori che per l’ambiente; a fine lavorazione non conterrà residui chimici, dannosi soprattutto per le pelli piú sensibili.
Proprietà del Cotone
▪️ Fibra resistente e durevole
▪️ Traspirante e assorbente
▪️ Si adatta a tutte le stagioni
▪️ Se esposta troppo al sole, la fibra si indebolisce
▪️ Non richiede particolare “attenzione” nel lavaggio
▪️ Non crea “pallini” alla superficie del capo, come succede ad esempio con la lana
▪️ Si creano facilmente pieghe al tessuto
▪️ Fibra poco elastica
▪️ Ad alto impatto ambientale, poco sostenibile a meno che non si opti per il biologico
Juta
Poco conosciuta, deriva dell’omonima pianta appartenente alla famiglia delle Malvacee.
Viene utilizzata soprattutto per la produzione di sacchi, borse per la spesa, tappeti o tovaglie.
La fibra è biodegradabile e riciclabile, motivo per cui è considerate una delle piú sostenibili ed ecologiche.
La sua produzione ha un basso impatto ambientale e la sua coltura richiede meno sostanze chimiche rispetto al cotone ad esempio.
Proprietà dello Juta
▪️ Fibra resistente e durevole
▪️ A basso impatto ambientale
▪️ Sostenibile
▪️ Poco elastica
Seta
E’ una fibra di origine animale, nota per la sua eleganza, lucentezza e “lussuosità”.
Ma come nasce la seta?
Ecco un mini riassunto del processo:
- Viene allevato il baco da seta, che altro non è che la larva dell’insetto chiamato Bombyx mori, una specie di falena.
- Il baco viene nutrito con foglie di gelso, la cui coltivazione spesso richiede l’utilizzo di fertilizzanti chimici dannosi per l’ambiente
- Arrivati ad uno stadio adulto, i bachi iniziano a tessere intono a se un bozzolo protettivo, rilasciando un liquido colloso che si indurisce a contatto con l’aria.
- Finito il processo di filatura i bozzoli vengono raccolti e bolliti, per poi ottenere la seta grezza – ció comporta l’uccisione dell’animale nella maggior parte dei casi
Per una scelta etica, vari produttori promuovono la seta biologica: la produzione non comporta la morte dell’animale e non si utilizzano agenti chimici tossici e intensivi.
La produzione di seta è molto diffusa in Asia (Cina e Giappone), ma anche nella nostra cara Italia.
Proprietà della Seta
▪️ Fibra leggera ma resistente e durevole
▪️ Liscia al tatto
▪️ Traspirante e assorbente
▪️ Adatta sia a climi freschi che caldi
▪️ Se esposta troppo al sole, la fibra si indebolisce
▪️ Fibra poco elastica
▪️ Comporta l’uccisione dell’animale che lo produce e ad alto impatto ambientale, a meno che non si opti per il biologico
Lana
Questa fibra è la mia migliore amica nelle stagioni fredde, anche se, grazie alle sue proprietà traspiranti, è ottima anche nelle stagioni più calde (con filati meno spessi).
Viene prodotta attraverso l’allevamento di pecore, capre, cammelli o alpaca, i quali vengono tosati regolarmente per ricavare la fibra.
La qualità della lana puó dipendere da vari fattori come:
- la razza dell’animale (la lana merino, una delle piú pregiate, deriva dalle pecore Merino)
- la finezza della fibra – piú la fibra è fine piú è considerata di qualità
- la lunghezza della fibra – fibre lunghe sono generalmente sinonimo di qualità consentendo al capo di essere piú resistente e duraturo
Anche in questo caso è bene tenere a mente che gli allevamenti possono essere molto intensivi e crudeli nei confronti degli animali.
Se sei sensibile all’argomento, ti consiglio di optare per capi di lana biologica, certificati GOTS o RWS (Responsible Wool Standards), o altre certificazioni riconosciute.
Rispetto alle altre fibre citate sopra, per il lavaggio di capi di lana o cashmere, è necessaria una cura particolare per evitare che il capo si rovini:
- il lavaggio a mano è quello piú consigliato, o comunque, se proprio devi, utilizza programmi delicati o appositi per la lana in lavatrice
- utilizza detergenti delicati (esistono in commercio detergenti appositi per lana e cashmere)
- distendi il capo in orizzontale sullo stendino, per evitare che si deformi
- cerca di evitare l’asciugatrice, che può restringere il capo e diminuirne la qualità!
Proprietà della Lana
▪️ Fibra resistente e durevole
▪️ Traspirante e assorbente
▪️ Si adatta a tutte le stagioni (ma io la preferisco in quelle fredde per la sua morbidezza e il comfort che dona)
▪️ Non si creano pieghe indesiderate sul capo
▪️ Richiede una particolare cura nel lavaggio
▪️ Può creare “pallini” alla superficie del capo, processo conosciuto come “pilling” – normalmente maggiore è la qualità minore è la formazione di “pallini”
▪️ E’ biodegradabile, se non trattato con determinate sostanze chimiche e riciclabile
▪️ Puó avere un alto impatto ambientale, a meno che non si opti per il biologico o riciclato
▪️ Alcuni tipi di lana possono creare irritazione
Tipi di Lana maggiormente in commercio
Lana Merino
E’ quella piú pregiata, dotata di fibre lunghe e fini. La preferisco alla lana “tradizionale” perchè non irrita la pelle ed è molto morbida.
E’ traspirante e neutralizza i cattivi odori
Lana Cashmere
Ricavata dalla capra Cashmere, originaria dell’omonima regione dell’India (Kashmir). Anche quest’ultima è una fibra molto fine e pregiata.
Può essere molto duratura, se trattata in maniera adeguata. E’ super soft ed è considerata una fibra “di lusso”, per la cura che richiede nella sua produzione e lavorazione.
Lana Alpaca
Deriva dalla tosatura degli alpaca, dalla famiglia dei camelidi, originari del Sud America (Peru, Bolivia).
Lana Mohair
Deriva invece dalla tosatura della capra d’Angora, originaria della Turchia; è molto resistente, leggera ed ha fibre molto fini – rendendola una fibra pregiata e ricercata.
Pelle
Non è propriamente una fibra tessile, ma deriva proprio della “pelle” degli animali.
La maggior parte della pelle in circolazione deriva da quella bovina.
Per opzioni piú etiche, troviamo sicuramente dei sostituiti di origine artificiale (i quali utilizzano un’alta percentuale di materia prima vegetale come base) o sintetica.
Per Concludere
Quindi, per ricapitolare:
- le fibre vegetali maggiormente usate nell’abbigliamento sono Lino e Cotone
- quelle di origine animale piú utilizzate sono la seta, la lana e le sue varianti e la pelle
- per scelte piú etiche e sostenibili, scegli fibre biologiche certificate GOTS, OEK-TEK, RWS o altre riconosciute a livello internazionale o locale!
Spero che questa guida ti sia stata, anche se in piccola parte, d’aiuto!
Ci vediamo al prossimo articolo!
Leggi Anche
- Slow Fashion: Che Cos’è e 7 Consigli per Adottarlo nella tua Vita
- Cost per Wear: Che Cos’è (e perché potrebbe farti risparmiare!)
- Come costruire un Capsule Wardrobe in 3 semplici passi: Guida Completa
- Le 8 Certificazioni Tessili che Devi Assolutamente Conoscere
- Conoscere per Scegliere: Una Guida sulla Classificazione delle Fibre Tessili (per uno Shopping Consapevole)