Slow Fashion: Che Cos’è e 7 Consigli per Adottarlo nella tua Vita
Secondo il documentario “The True Cost”, oggi il mondo consuma circa 80 miliardi di nuovi capi di abbigliamento ogni anno.
Si tratta del 400% in più rispetto alla quantità che consumavamo solo vent’anni fa!
Nel 2020, in Unione Europea, la produzione di prodotti tessili ha richiesto 9m3 di acqua, 400m2 di terreno, 391kg di materie prime, a persona.
Numeri scioccanti, lo so!
La Slow Fashion ci invita a riflettere sulle scelte che facciamo ogni giorno, quando si tratta di abbigliamento e shopping.
Ci invita a rallentare.
In questo articolo vedremo insieme che cos’è la Slow Fashion e come questa filosofia puo rivoluzionare (in meglio) il modo in cui affronterai le tue scelte di acquisto future.
Iniziamo subito 😊
Che cos’è lo Slow Fashion
Il termine “Slow Fashion” è stato usato per la prima volta da Kate Fletcher, professoressa di Sosteniblità e Design alla Royal Denish Academy, in un articolo per la rivista The Ecologist.
Lo definisce come:
“un approccio alla moda che si focalizza sulla qualità rispetto alla quantità e utilizza tecniche di produzione volte a creare capi che durino nel tempo.. Un approccio in cui designer, acquirenti, rivenditori e consumatori sono più consapevoli dell’impatto che la produzione ha su lavoratori e ambiente”.
La Slow Fashion è quindi un modo per approcciare lo shopping in maniera consapevole, ragionata e lenta.
L’attenzione verso la qualità, per allungare il ciclo di vita dei vestiti, e su design timeless (senza tempo, che non seguono la moda), sono due caratteristiche fondamentali di questo movimento.
La Fast fashion, al contrario, produce spesso vestiti di scarsa qualità, e ciò significa che la maggior parte di questi verrà rapidamente gettata via dopo pochi utilizzi, producendo enormi quantità di rifiuti.
Generalmente i brand slow fashion tendono anche ad avere un’attenzione particolare verso la sostenibilità, utilizzando processi di produzione a basso impatto ambientale.
Promuovono l’utilizzo di materiali riciclati o biologici, e garantistico il rispetto dei lavoratori (attraverso salari equi e dignitosi e orari di lavoro sostenibili).
Se vuoi sapere se un brand utilizza pratiche sostenibili ed etiche, controlla se ha qualche certificazione e/o se nel sito web c’è trasparenza riguardo a metodi e processi di produzione!
Un’altra differenza tra Slow e Fast Fashion è il numero di collezioni: i marchi fast producono nuovi modelli e collezioni a ritmi velocissimi, costantemente.
I marchi Slow, invece, tendono ad avere un approccio piú sostenuto:
- produzioni stagionali limitate;
- una collezione principale/base e qualcosa di nuovo una volta ogni tanto;
- collezioni “seasonless”, cioè senza un’associazione diretta a una stagione specifica. Un’unica collezione per tutto l’anno!
Per una lista di ben 83 marchi Slow Fashion in Europa, dai un’occhiata a questo articolo. 😊
Slow Fashion: Quanto mi Costi?
La Slow Fashion è sicuramente piú costosa rispetto ai marchi fast nel breve termine. Allo stesso tempo, però, questi prodotti durano molto di piú.
Ecco perchè, nel lungo termine, tecnicamente conviene di piú comprare un capo di qualità che duri nel tempo piuttosto che un capo che dopo pochi utilizzi è già rovinato (per poi doverlo ricomprare e sostituire piú e piú volte!).
Ci sono diverse ragioni che giustificano un prezzo piú alto rispetto a quello a cui siamo abituati:
- Salari Dignitosi
Non è una novità che i marchi fast riescono a rendere i prezzi così bassi anche a causa dello sfruttamento dei lavoratori nei paesi in via di sviluppo.
A differenza di queste aziende, i brand slow tendono a fare di questo problema una priorità, garantendo retribuzioni dignitose e orari di lavoro sostenibili!
- Collezioni Limitate
La produzione su larga scala è un altro fattore che abbassa i costi delle aziende fast fashion, il chè contribuisce a sprechi e sovrapproduzione.
I marchi Slow Fashion, invece, hanno ritmi di produzione piú lenti e scelgono di produrre in minori quantità, per ridurre l’impatto anbientale ed evitare scorte invendute.
- Attenzione alla sostenibilità
Molto spesso, i capi slow fashion sono realizzati in maniera sostenibile, con l’utilizzo di materiali certificati biologici, senza l’utilizzo di pesticidi e sostanze chimiche dannose.
E questo ha un costo.
- Qualità
Questi marchi utilizzano meteriali di alta qualità e resistenti, per far sì che il capo possa durare nel tempo, riducendo la necessità di frequenti sostituzioni.
Quindi, forse forse, sono le aziende fast fashion ad essere eccessivamente economiche e non quelle slow ad essere troppo costose!
Gli inglesi direbbero “you get what you pay for”, un modo di dire che suggerisce che, in molti casi, i prodotti di qualità richiedono costi di produzione più elevati e una maggiore attenzione ai dettagli.
Investire di più in qualità, e allo stesso tempo comprare meno, potrebbe garantirti un prodotto migliore o più durevole nel lungo periodo!
7 Consigli per Adottare lo Slow Fashion nella tua Vita
Ecco alcuni accorgimenti che possiamo adottare per supportare la Slow Fashion:
- Informati!
Ricorda, il fatto che un capo sia costoso non dice nulla riguardo alla sua qualità e sostenibilità!
Fai ricerche sui brand prima di acquistare, controlla i loro siti web, informati sulle loro pratiche di produzione e sui materiali che utilizzano!
Se sono vaghi sul loro impegno sociale, senza alcun dato o report – Red flag!
Non dare nulla per scontato!
- Thrifting – Acquista Prodotti di Seconda Mano
I negozi di seconda mano/vintage offrono capi unici nel loro genere, che riducono gli sprechi e promuovono un’economia della moda circolare!
- Compra meno, ma meglio
La slow fashion incoraggia a investire in meno capi, ma di qualità!
Resisti alla tentazione di seguire le varie tendenze e mode passeggere, opta invece per capi timeless, evergreen
- Leggi le Etichette!
Informati sulle fibre tessili che vengono utilizzate.
Allunga la vita dei tuoi vestiti seguendo le istruzioni per la cura indicate proprio nell’etichetta!
- Attenzione ai Saldi e Black Friday
Il Black Friday è il primo promotore del consumismo estremo.
Molte aziende ci spingono a comprare, comprare, e ancora comprare prodotti di cui (molto probabilmente) non abbiamo bisogno.
Fermati un attimo e chiediti:
- Mi serve davvero?
- Quanto mi durerà?
- Ho già qualcosa di simile?
Non agire d’impulso. La Slow Fashion è proprio questo: consapevolezza e intenzionalità.
- Occhio al Greenwashing
Alcuni brand possono utilizzare parole come “green”, “eco”, “verde”, “sostenibile”, per trarti in inganno.
Verifica sempre che abbiano una qualche certificazione che giustifichi l’uso di queste parole.
Controlla i loro siti web per vedere se effettivamente sono trasparenti sui loro metodi di produzione, attraverso report o altri documenti.
- Non buttare! Vendi o Regala
Puoi donare i capi che non metti piú ad un organizzazione di beneficienza o ad amici/parenti.
Oppure puoi semplicemente venderli 🙂
Conclusioni Finali
Ovviamento questo articolo non è un invito a spendere centinaia e centinaia di euro per un maglione o aprirsi un mutuo per comprare un paio di jeans “in nome della slow fashion”.
Ognuno fa il meglio che puo con i mezzi che ha.
Possiamo semplicemente contribuire, nel nostro piccolo, cambiando il modo in cui approcciamo lo shopping: comprando meno, chiedendoci se effettivamente ci serve qualcosa prima di acquistare, essendo semplicemente piú intenzionali.
Avere un approccio slow significa fare scelte consapevoli.
Significa rallentare.
Take it Slow 🍃
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